Monferrato Green FarmFIERA DEL VERDE E DELL'AGRICOLTURAArtigianato, Industria e Commercio per l'Agricoltura
CASALE MONFERRATO
Polo Fieristico "Riccardo Coppo"
venerdì - sabato - domenica
11/12/13 OTTOBRE 2024
Monferrato Green Farm è un evento che coniuga le peculiarità della mostra-mercato floro-vivaistica e della fiera agricola arricchendole di contenuti culturali e scientifici volti a porre l’accento sulle prospettive della green-economy.
Sono ben cinque le aree all’interno della Fiera che si potranno visitare:
🚜 Agricoltura
💐 Vivai
🐰 Area di esposizione e mostra di animali
🍷 Salone delle Eccellenze Alimentari
🍃 Benessere e cura naturale della persona
Una fiera B2B e B2C a cui operatori di settore e pubblico accedono a ingresso gratuito, MONFERRATO GREEN FARM riformula i “classici” modelli della mostra-mercato florovivaistica e della fiera agricola coniugandone i contenuti e proiettandone le finalità negli orizzonti della green-economy.
ESPOSIZIONI ED EVENTI
Pianificato in collaborazione con i partecipanti, il programma della manifestazione presenta una panoramica delle produzioni e attività realizzate nei policromatici “campi” del mondo verde:
- PRODOTTI ALIMENTARI, ERBORISTICI E FITOTERAPICI
- ABITI, ACCESSORI ED ARREDI ECOLOGICI
- DETERGENTI E DETERSIVI BIODEGRADABILI
- MATERIE PRIME RIGENERABILI ED ENERGIE RINNOVABILI
- AGRI-TURISMI, SPA E CENTRI BENESSERE
- SEMENTI, PIANTE, CONCIMI E FITOSANITARI
- ACCESSORI E ATTREZZI PER GIARDINAGGIO E AGRICOLTURA
- IMPIANTI DI IRRIGAZIONE E COMPOSTAGGIO
- MACCHINARI E APPLICAZIONI TECNOLOGICHE
- SERVIZI DI CONSULENZA E ASSISTENZA
- PROGETTI, PROPOSTE E SOLUZIONI
Nelle aree allestite allo scopo i proponenti svolgeranno seminari su tematiche di interesse per gli operatori di settore e per il pubblico.
Le aziende che cureranno il punto ristorazione sono due eccellenze artigiane alimentari territoriali: Panisium e F@rm Bio- Lab, espositori specializzati in ristorazione di qualità della tradizione Piemontese e Nazionale. Si potranno anche degustare birra e pregiati vini durante i pasti.
F@rm Bio- Lab somministrerà per tutte le tre giornate Pizze e Pinse Gourmet Artigianali realizzate con prodotti DOP Italiani, mentre con il brand “Panisium” lo staff di Cory e Vinicio Rolando faranno degustare al pubblico deliziosi piatti della nostra tradizione regionale tra cui spiccano incontrastati la Panissa, gli Agnolotti Monferrini, la Polenta Concia e altre sorprese.
Per tutte e tre le serate verrà anche servita la tradizionale “merenda sinoira”, caratteristico “apericena” Monferrino, degustando ottima birra artigianale del famoso Birrificio Baladin.
All’offerta di acquisti e assaggi delle specialità eno-gastronomiche territoriali è dedicato lo spazio attrezzato per lo svolgimento di degustazioni, show-cooking e laboratori per la realizzazione di pasta artigianale.
APERTURA AL PUBBLICO
Venerdì 11: 17:00 – 23:00
Sabato 12: 10:30 – 23:00
Domenica 13: 10:30 – 23:00
RISTORAZIONE
Il ristorante interno alla fiera propone alcune specialità piemontesi e monferrine e, dalle 18 alle 20, la merenda sinoira, ovvero l’apericena “ante-litteram” – UNA GUSTOSA TRADIZIONE EVER-GREEN
ACCESSIBILITÀ
Il Polo fieristico Riccardo Coppo è costituito da un Palafiere al coperto, chiuso e riscaldato, pavimentato e con un’area espositiva di 8.900 mq. Adiacenti al Palafiere sono ubicate due grandi aree dove è possibile trovare comodamente parcheggio.
Il padiglione è una struttura senza barriere architettoniche, interamente al piano terra, dotata di servizi igienici attrezzati per disabili, a cui sono riservati i parcheggi adiacenti all’ingresso principale.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e consentito ai cani, purché tenuti al guinzaglio e con museruola (il proprietario è sempre responsabile, sia civilmente che penalmente, dei danni o delle lesioni provocati dal cane a persone, animali o cose).
PARTECIPANTI
- AZIENDE, IMPRESE, SOCIETÀ, COOPERATIVE, CONSORZI e PROFESSIONISTI locali e operanti o interessati a operare nel territorio
- ENTI, ISTITUTI e ASSOCIAZIONI di riferimento nei settori economici e negli ambiti della cura del verde e della tutela ambientale
MONFERRATO GREEN FARM coinvolge i partecipanti a presentare al pubblico le proprie produzioni e attività e a incontrare altri operatori di settore, in particolare agli osservatori attenti alle novità, alle evoluzioni tecniche e tecnologiche e alle tendenze di mercato.
Agli interessati, la fiera del verde e dell’agricoltura fornisce l’occasione di esibire realizzazioni e l’opportunità di mostrare esperienze, sperimentazioni e progetti in una “cornice” che pone in risalto l’efficienza delle tradizioni ever-green, l’efficacia delle innovazioni “verdi” e i vantaggi e benefici dei progressi e traguardi raggiunti con l’impegno alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e della salute della popolazione umana, animale e vegetale.
CONTESTO
MONFERRATO GREEN FARM è “ambientata” in una location perfettamente funzionale allo svolgimento e idoneamente congrua ai temi della manifestazione e in una località adeguatamente posizionata e particolarmente emblematica in relazione ai contenuti e finalità della fiera del verde e dell’agricoltura in relazione al contesto geografico di riferimento, cioè alla Pianura Padana.
Il Distretto del Po si estende in 8 regioni (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Marche) su circa 87˙000 km², di cui oltre 3˙000˙000 ha di superficie agricola, dove risiede quasi ⅓ della popolazione italiana, vengono gestiti i patrimoni ambientali e floro-faunistici di 684 siti Natura 2000, 420 aree naturali protette, 37 zone di protezione speciale e 49 zone di conservazione e sono prodotti il 55% dell’energia idroelettrica e oltre il 40% del PIL nazionali.
LOCATION : Polo Fieristico Riccardo Coppo
Il palafiere rappresenta un simbolo della resilienza della cittadina vittima dell’amianto. Il complesso in cui è sito infatti era un magazzino dell’Eternit e, con il recupero attuato per iniziativa di Riccardo Coppo (1945-2014), è stato adattato all’impiego per usi commerciali e di pubblica utilità. Oltre all’ampio e versatile padiglione occasionalmente fruito per spettacoli e manifestazioni, in cui il pubblico viene accolto nello spazio coperto di quasi 9 MILA mq molto luminoso e ben arieggiato, la struttura ospita un cinema multi-sala, una palestra, un bar e la sezione locale dell’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
LUOGO : Casale Monferrato
Un epicentro della Pianura Padana al baricentro del triangolo con ai “vertici” tre poli metropolitani, Torino, Milano e Genova, è il centro urbano principale di un ampio distretto agro-industriale. Nella cittadina, che è collegata ad Alessandria e Chivasso con una linea ferroviaria e alle principali città piemontesi, liguri, lombarde ed emiliane mediante l’agevole accesso all’autostrada A26, hanno sede numerosi impianti e stabilimenti che “alimentano” le produzioni agricole ed enti e istituti che erogano servizi di utilità pubblica – tra cui il monitoraggio e la tutela del patrimonio ambientale nel comprensorio, un’area di particolare interesse poiché in cui si estendono un lungo tratto del Po, perciò numerose riserve naturali e aree protette che compongono il Parco del Po Piemontese, il sito MAB-UNESCO Sacro Monte di Crea e una zona del sito seriale UNESCO Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte. La sua storia infatti ripercorre quella dell’agricoltura:
- negli anni ’60 del XX secolo per iniziativa di alcuni suoi cittadini – in particolare il senatore Paolo Desana (1918-1991) – vi furono elaborate le concezioni e vennero definiti i protocolli disciplinari per le leggi regolanti la denominazione di origine controllata dei vini e, così, le basi normative in materia di qualità dei prodotti e delle produzioni eno-gastronomiche in relazione alla provenienza e alle tecniche di conservazione e trasformazione degli ingredienti;
- nel XIX secolo era una “capitale” dell’agricoltura italiana ed europea, dove avevano sede una casa editrice specializzata e una scuola agraria d’avanguardia e in cui si svolgevano convegni e congressi di rilevanza internazionale, e della viticoltura e dell’enologia mondiali, in cui venne sperimentato il metodo di spumantizzazione in grandi contenitori ideato e brevettato da Federico Martinotti (1860-1924);
- dal 1559 al 1713 fu la capitale del marchesato annesso al ducato di Mantova e prima dal X secolo incontrastato dominio della stirpe (fino al 1305 aleramica e paleologa fino al 1533) che con l’estinzione della linea maschile ne trasmise l’eredità ai Gonzaga, per oltre 500 anni una grande potenza indipendente nel “cuore” dell’Europa e del Mediterraneo e in cui 900 anni fa vennero accolti i pioneristici monaci cistercensi e cluniacensi e dalle abbazie in cui si insediarono i cenobi – nel 1222 a Tiglieto e nel 1223 a Lucedio – in Italia cominciò a diffondersi la serie di innovazioni agricole che generarono la prosperità in cui germogliarono il Rinascimento e l’umanesimo, e dal 1275 – con l’assegnazione ai cittadini trinesi che, associati in partecipanza, tuttora la gestiscono con criteri di sostenibilità – è conservata una riserva forestale rappresentativa della rigogliosa popolazione vegetale del territorio;
- numerosi reperti, in particolare la Tabula Alimentaria Traianea conservata al Museo Archeologico Nazionale di Parma, testimoniano che a Varcadate (Casale Monferrato) e nei territori circostanti, compresi nella Regio IX – Liguria e Regio XI – Transpadana, nell’antichità l’agricoltura veniva praticata dalle comunità di popolazioni indigene e coloni romani.
La memoria di tanti progressi avvenuti nei molteplici “campi” e delle evoluzioni che si sono succedute in tanti “terreni”, ovvero ambiti, dell’agricoltura in Monferrato è sedimentata nella morfologia del territorio rurale solcato da un reticolo di strade e canali di irrigazione, conformato da giardini, orti, campi, vigneti, frutteti e boschi dove il tempo trascorre al ritmo delle stagioni e sagomato da città e borghi con castelli, grange e infernot (le caratteristiche cantine) dove la vita sociale è scandita dalle ricorrenze celebrate con feste, sagre, fiere…
PROSPETTIVE
… la fiera agricola che fino a pochi decenni fa animava la cittadina e i congressi e convegni agrari che erano un “fiore all’occhiello” di Casale Monferrato sono ricordi del passato, consuetudini desuete che non serve rimpiangere e invece è utile rammentare in modo funzionale alle esigenze e priorità del presente.
Il risanamento degli ecosistemi, la salvaguardia della biodiversità, la rigenerazione delle risorse naturali, la tutela dell’ambiente e della salute delle persone,… recentemente sono rallentati dall’aggravamento della crisi economica e dall’acuirsi di molti problemi sociali. Perciò è necessario incentivare lo sviluppo sostenibile e, allo scopo, anziché sprecare tempo con rievocazioni anacronistiche, sfruttarlo proficuamente per far emergere aspetti positivi e potenzialità di una realtà composita, costituita dalla molteplicità di produzioni agricole prosperanti in numerosi “campi” dell’agricoltura e concatenate alle attività di cura del verde, cioè della popolazione vegetale e dei patrimoni ambientali.
Congiuntamente alla produzione di cibo, medicine, fibre tessili e legname, vengono realizzate numerose attività per la conservazione, la trasformazione e la distribuzione di beni alimentari e per il trasporto, la lavorazione, l’impiego e il recupero di materie prime e materiali rigenerabili, inoltre molteplici negli ambiti dell’artigianato, dell’industria, del commercio e del turismo a cui sono correlate e connesse.
Il valore delle buone prassi tramandate con le tradizioni del “mondo contadino” e i progressi realizzati grazie alle innovazioni tecniche e tecnologiche ecologiche ha valenze etiche, culturali, sociali ed economiche tanto maggiori quanto più conosciute e quanto meglio impiegate. Ogni comunità territoriale infatti dispone di un patrimonio di beni materiali naturali-ambientali, archeologici e artistici e di eredità culturali immateriali, ovvero molteplici tradizioni, anche scientifiche, in particolare le tradizioni artigianali, gastronomiche, sociali,… e le “pittoresche” tradizioni popolari e folcloristiche – dialetti, leggende, riti cerimoniali e rituali quotidiani – tra cui le tradizioni contadine che un tempo conformavano le abitudini, lo stile di vita e anche le tecniche di coltivare la terra e le piante delle comunità rurali.
In Monferrato sono custoditi dei patrimoni ambientali e beni culturali, alcuni molto preziosi perché tanto emblematici, che MONFERRATO GREEN FARM mette “in vista” affinché si diffonda la conoscenza e, così, la consapevolezza della loro importanza come risorse, perciò della loro salvaguardia e tutela, e mette “in luce” cosicché possano venire sfruttati il più proficuamente possibile per incentivare lo sviluppo economico sostenibile.
La “cornice” tematica della manifestazione e l’allestimento realizzato ad hoc per il suo svolgimento infatti pongono in risalto le qualità delle tipicità delle località italiane, molteplici prodotti agro-alimentari e numerose specialità eno-gastronomiche, la cui enorme quantità è proporzionale a quella del patrimonio di biodiversità nazionale, cioè alla varietà di ecosistemi e di specie animali e vegetali (delle 1.325.388 taxa botaniche attualmente catalogate, in Europa ne vivono 11.583 e in Italia 9.792, di cui 8.195 autoctone e 1.597 “aliene”, di cui 157 archeofite, ovvero trapiantate prima del 1492 / scoperta dell’America, e 1.440 neofite, cioè di recente introduzione, 570 integrate nell’ecosistema e 221 invasive) per la cui tutela nel 2022 sono stati sanciti gli specifici principi giuridici e normativi espressamente indicati negli articoli 9 e 42 della Costituzione – e le tipologie e caratteristiche delle attività produttive agricolo-industriali che in Monferrato compongono un dinamico sistema economico territoriale e ne conformano il peculiare “modello” storico-evolutivo.
MONFERRATO GREEN FARM:
RIGENERAZIONE
La fiera del verde e dell’agricoltura svolta all’insegna della “parola-chiave” RIGENERAZIONE – un vocabolo sincretico, in cui si sintetizzano le rappresentazioni della vitalità in natura e in cultura, scienza e ogni ambito dell’agire umano – offre a tutti i partecipanti l’opportunità di esporre le proprie attività e realizzazioni dando visibilità al proprio ruolo, così incrementando la propria reputazione, di protagonisti della green-economy e artefici della transizione ecologica. La “cornice” della fiera del verde e dell’agricoltura ambientata a Casale Monferrato e configurata come un percorso esplorativo nei policromatici “campi” del mondo verde fornisce agli stake-holder molte occasioni per “spiccare” come partner che cooperano alla promozione e come sponsor che contribuiscono alla realizzazione delle installazioni eco-design, dei cataloghi cartaceo e online, di accessori e gadget emblematici del programma di esposizioni ed eventi e della presentazione del menu del ristorante e della merenda sinoira nella versione tradizionale monferrina e in varianti adattate a gusti differenti e alle sue valenze come apericena “ante-litteram”.