Donare uova sode con il guscio colorato e decorato e uova di cioccolata contenenti una sorpresa è un’antica tradizione pasquale che accomuna molte religioni e civiltà e che quest’anno in Monferrato ha un significato molto “speciale”: nel 2019 infatti ricorre il secondo centenario di un evento straordinario, la cui importanza è “contenuta” nella storia di tre stupendi esemplari di uova pasquali del XIX secolo che fanno parte della collezione di reperti raccolti dal conte Carlo Vidua in mostra al Museo Civico di Casale Monferrato.
Queste uova pasquali infatti sono alcuni dei moltissimi oggetti che l’esploratore monferrino ha spedito a casa dai molti paesi in cui ha viaggiato dal 1815 al 1830, facendo il “giro del mondo” alla scoperta delle meraviglie del mondo. Arrivato in Russia nel 1818, il conte di Conzano nel 1819 trascorse la Pasqua a Mosca, dove fece esperienze sorprendenti e che, come evidenziano i suoi biografi, lo indussero a cambiare idea, modificare programmi e percorso del proprio itinerario per dirigersi in Terra Santa ed Egitto, dove “scoprì” che il console francese a Il Cairo era intenzionato a vendere la propria raccolta di antichi reperti egizi… ed, entusiasmato, suggerì al re sabaudo di acquistare la collezione, che infatti costituisce la prima dotazione del Museo Egizio, una delle maggiori e più importanti del mondo.
Le uova pasquali che Carlo Vidua ricevette in dono dai nobili che incontrò in Russia, tra cui lo zar Alessandro I e suo fratello, e successore, Nicola I, sono manufatti molto preziosi, due in legno, uno rivestito di “foglia” d’oro, e uno in porcellana lavorata “a mecca”, la cui provenienza e origine è documentata nel catalogo che illustra la collezione Uova Pasquali Russe di Maria Palumbo Sormani, nel 2013 esposta alla Locanda dell’Arte di Solonghello. Basandosi sui diari e sulle lettere di Vidua, i curatori del volume hanno ricostruito le tappe del viaggio che il conte di Conzano fece in Russia. In particolare nel periodo di Pasqua del 1819, che il Vidua trascorse a Mosca, dove 31 marzo visitò il Monastero Voskressensky, di cui annotò che era denominato “della Risurrezione, o con altro nome, la Nuova Gerusalemme” e fosse «una rappresentazione, per quanto si dice, fedele del S. Sepolcro di Gerusalemme», e nei giorni seguenti delle festività pasquali, secondo il calendario ortodosso celebrate intorno alla domenica 18 e al lunedì 19 aprile, scrisse al padre: «Ho assistito a tutte le feste, cerimonie di Chiesa della settimana Santa ed a tutte le allegrie, passeggi, divertimenti popolari della settimana di Pasqua. Questa Pasqua in Russia è una cosa grande».
Nel bicentenario di questi avvenimenti, le festività di Pasqua e Pasquetta, in cui è tradizione fare una gita e pranzare con familiari ed amici, offrono l’occasione “speciale” per trascorre giornate stupende, e sorprendenti, proprio in Monferrato, dove è possibile ammirare le uova pasquali di Carlo Vidua nella mostra in esposizione al Museo Civico di Casale Monferrato e al ristorante della Locanda dell’Arte è proposto un menu che amalgama i sapori della cucina tipica del territorio e gli aromi di spezie e frutti esotici, evocativi delle avventure e scoperte dell’esploratore monferrino in tanti paesi del mondo.
UNA VITA IN VIAGGIO, DAL MONFERRATO ALL’ESTREMO ORIENTE
Museo Civico di Casale Monferrato – via Cavour, 5 (tel. 0142 444 309)
apertura: giovedì, 8.30-12.30 e 14.30-16.30; venerdì, sabato, domenica e festivi 10.30-13 e 15-18.30
biglietti : intero 5 €, ridotto 3,50 €
LOCANDA DELL’ARTE
Solonghello – via Asilo Manacorda 3 (tel. 0142 944 470)