Il 22 aprile è la GIORNATA DELLA TERRA, una data fissata nel calendario civile internazionale dal 2009, cioè da quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato la Risoluzione A/RES/63/278, ovvero la proposta presentata dallo stato plurinazionale della Bolivia, e sottoscritto la dichiarazione in cui sono sanciti i principi che “the Earth and its ecosystems are our home (la Terra e il suo ecosistema sono la nostra casa)” e della necessità di “to promote harmony with nature and the Earth (promuovere l’armonia con la natura e la Terra)” e viene specificato che il termine Mother Earth (Madre Terra) “reflects the interdependence that exists among human beings, other living species and the planet we all inhabit (rispecchia l’interdipendenza tra gli esseri umani, le altre specie e il pianeta che tutti abitiamo)”.

L’indissolubile interdipendenza tra il pianeta e tutta la sua popolazione, cioè l’umanità, la fauna e la flora, è un tema principale del programma dell’ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE, il cui ciclo di iniziative pianificato a svolgersi nel 2020, un “calendario” di eventi in cui è compresa anche la fiera del verde e dell’agricoltura MONFERRATO GREEN FARM, è coordinato dal Comitato di vigilanza all’applicazione dell’IPPC (International Plant Protection Convention) operante all’interno della FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.

Nel preambolo della Convenzione Internazionale per la Salute delle Piante è specificato che l’impegno alla cura delle piante debba essere condotto con attenzione ai e nel rispetto dei “principles governing the protection of plant, human and animal health, and the environment (principi, criteri e obiettivi di salvaguardia della salute delle piante, degli uomini e degli animali e di tutela dell’ambiente)”. Il 22 aprile 2020 la centralità della salute delle piante e del loro habitat, l’eco-sistema ambientale, per il benessere e la prosperità dell’umanità si è dimostrata di un’importanza cruciale, e prioritaria… Lo spiega l’UNEP (Programma Ambientale dell’ONU) in un articolo pubblicato sul proprio portale, intitolato Why Earth Day is more important than ever (Perché la Giornata della Terra è più importante che mai), e sulla pagina del sito dell’ONU dedicata alla celebrazione il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha dichiarato: “We must act decisively to protect our planet from both the coronavirus and the existential threat of climate disruption (dobbiamo agire con decisione per salvare il nostro pianeta sia dal coronavirus che dalla minaccia letale della devastazione climatica)”. Lo stesso concetto è stato affermato da Greta Thunberg, che durante l’incontro a distanza con Johan Rockström, direttore dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam in Germania Johan Rockström, ha soffermato l’attenzione sui temi del coraggio, della solidarietà e delle opportunità in tempi di crisi e la necessità di “affrontare due crisi, il coronavirus e il riscaldamento globale”.

La correlazione tra pandemie e devastazioni ambientali è oggetto di molti studi, ricerche scientifiche sui fattori che provocano o incentivano la propagazione dei virus e analisi comparative con la loro diffusione nel passato, in epoche remote e recenti, come le pestilenze nell’antichità e nel medioevo e l’influenza “spagnola” che si è diffusa nel 1919, dopo la Prima Guerra Mondiale, le cui battaglie hanno inferto ferite profonde e insanabili anche nell’ambiente. La GIORNATA DELLA TERRA è una data in cui “fare il bilancio” della situazione, comparare i dati per con quelli degli anni precedenti per monitorare i cambiamenti, e così fare previsioni. Nel 2020 è stato presentato il primo rapporto delle analisi svolte dal team di ricercatori del MedECC (Mediterranean Experts on Climate and Environmental Change). Le rilevazioni raccolte durante il 2019 nei paesi intorno al Mediterraneo hanno appurato che il bacino si surriscalda a una velocità del 20% più rapida di quella in altre zone del pianeta e che la siccità incombe sulla popolazione dei paesi che circondano il mare, circa 250 milioni di persone. Nel frattempo, durante l’emergenza sanitaria, per effetto dell’interruzione di molte produzioni industriali, di tanti trasporti e dei trasferimenti e spostamenti delle persone e della sospensione delle attività sociali…

L’organizzazione europea per la conservazione delle piante selvatiche Plantlife ha annunciato che per effetto del blocco della falciatura e la diminuzione dello smog ben 700 specie di fiori selvatici hanno ricominciato a sbocciare nei campi e nei prati, anche nelle aiuole cittadine e ai bordi delle strade, e questa “eccezionale” fioritura naturale sta contribuendo a salvare le api dalla sofferenza e la minaccia di estinzione. Nella GIORNATA DELLA TERRA 2020 la FAO ha pubblicato un reportage sui progressi delle scienze e tecnologie applicate in agricoltura per la coltivazione dei terreni con sistemi di tutela ambientale e, nella sezione del proprio portale in cui sono archiviate online e a disposizione del pubblico le sue raccolte di studi e ricerche in formato digitale e materiali informativi e didattici multimediali, in collaborazione con la John Cabot University di Roma coinvolge studenti, giovani e adulti di tutto il mondo a condividere le proprie esperienze e conoscenze sull’agricoltura tramite i social-media. In occasione delle celebrazioni per Madre Terra, l’ONU ha “rilanciato” la proposta di includere la biodiversità tra i diritti dell’umanità, elaborata nel 2015 da UNEP e WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) e presentata con una relazione al Parlamento Europeo, e ha “lanciato” la diffusione online di materiali per l’educazione ambientale realizzati a cura di TED-Ed con partner esperti di didattica a distanza.

 

A cominciare da aprile, materiali informativi in lingua italiana sui temi focali della GIORNATA DELLA TERRA sono forniti nel repertorio online Le piante al centro, pubblicati a cura del Centro AGROINNOVA dell’Università di Torino che nel capoluogo piemontese organizza l’evento regionale celebrativo dell’Anno Internazionale della Salute delle Piante, il Festival Plant Health 2020, che aggrega una rete di numerosi partner collaboratori e sostenitori dell’iniziativa, tra i quali anche la fiera del verde e dell’agricoltura MONFERRATO GREEN FARM.

 

 

Alla divulgazione di informazioni sugli “argomenti del giorno” della GIORNATA DELLA TERRA 2020 hanno contribuito, con interventi sulle pagine del periodico di informazione locale, il garden designer Marco Marinone e Giancarlo Durando, docente di agronomia e direttore scientifico di MONFERRATO GREEN FARM :

M. Marinone – LE PIANTE CI SALVERANNO Progetti verdi contro il Coronavirus e l’inquinamento atmosferico

G. Durando – LA VITA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

G. Durando – COME TUTELARE L’AMBIENTE PER SALVARE IL PIANETA

G. Durando – UN EVENTO G-LOCAL IN MONFERRATO

Nel territorio rurale in cui nel 2020 ha svolgimento la fiera del verde e dell’agricoltura MONFERRATO GREEN FARM, l’Anno Internazionale della Salute delle Piante è anche l’occasione di riflettere sull’importanza ambientale e sul valore storico-sociale de IL POPOLO DEL MONFERRATO, nel quale “spicca” una preziosa foresta, il Bosco delle Sorti della Partecipanza a cui nella GIORNATA DELLA TERRA l’ente di gestione delle Aree Protette del Parco del Po Alessandrino-Vercellese ha dedicato il video diffuso da un’emittente locale.

 

Il Bosco della Partecipanza

Oggi è la giornata della Terra e adesso come mai capiamo il valore della natura. Le immagini sono del Parco del Po, dal Bosco della Partecipanza.

Pubblicato da Radio Gold su Mercoledì 22 aprile 2020

La celebrazione della GIORNATA DELLA TERRA 2020 in Italia, e non solo, è culminata quando, nell’ambito della maratona multimediale One People, One Planet, è stato trasmesso e diffuso tramite i social-media il video in cui, per l’occasione, Zucchero Fornaciari ha suonato e cantato nella traduzione in italiano un brano composto dall’inglese Bono Vox.

 

 

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