Nei due fine settimana di settembre molte proposte enogastronomiche che il prossimo ottobre verranno presentate nella fiera del verde e dell’agricoltura MONFERRATO GREEN FARM sono in esposizione e degustazione alla kermesse di Casale Monferrato, nel padiglione del Mercato Pavia dove, intorno ai banchetti delle cantine del territorio, le Pro-Loco monferrine un menu rappresentativo delle tradizioni che ‘animano’ le comunità monferrine.

Inoltre, aderendo all’iniziativa promossa da Comune di Casale Monferrato, con un piatto ‘speciale’, il PIATTO DELLA RICERCA, le cucine contribuiscono ad ‘alimentare’ la ricerca sulle patologie ambientali e le malattie amianto-correlate che impegna il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto da Antonio Maconi, un centro che ha una sede proprio all’interno dell’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato.

La serie di interviste realizzate a cura del team MONFERRATO GREEN FARM con alcuni protagonisti della Festa del Vino del Monferrato UNESCO presenta una ‘collezione’ di testimonianze che documentano la ‘ricchezza’ di un patrimonio collettivo, il ‘bagaglio’ di ricordi e saperi, che in Monferrato, uno dei territori che dal 2014 compongono un patrimonio dell’umanità, il sito seriale UNESCO PAESAGGI VITIVINICOLI PIEMONTESI, si tramandano con la pratica di tante consuetudini e celebrazioni, tra cui le feste e fiere cittadine e sagre paesane nelle ricorrenze ‘stagionali’ e alcuni rituali quotidiani come la merenda sinoira. I video mostrano l’entusiasmo degli appassionati ‘cuochi’ delle associazioni territoriali nell’esibire e offrire in degustazione le produzioni gastronomiche De.Co. di cui custodiscono ‘gelosamente’ le ricette e che le nuove generazioni sono consapevoli del valore delle vivide ma fragili eredità culturali immateriali a loro trasmesse e affidate in consegna dai propri predecessori.

Alla ‘cucina’ della Pro Loco di Villanova Monferrato un ragazzo spiega con entusiasmo perché nel suo paese la gente dice “a pancia piena si ragiona meglio” e celebra la fine dell’estate festeggiando all’insegna del motto BATUMA ‘L RIS IN PIASSA e illustra dettagliatamente i particolari dei disegni che decorano l’emblema dell’associazione. Come recita l’insegna, Quando a Balzola scende la sera… panissa e barbera!, allo stand della Pro Loco di Balzola avvisano che il cuoco arriva sempre puntuale 😉 Le giovani volontarie della ProLoco di Mirabello spiegano che il PIATTO DELLA RICERCA proposto dall’associazione è una specialità molto particolare, il salame ciuco, ovvero sbronzo perché cotto nel vino, e il ‘piatto forte’ della loro cucina è la pasta condita con il saporito intingolo per la bagna cauda, una pietanza ‘di magro’ e detta lasagnette alla vigilia perché tradizionalmente consumata il giorno prima di Natale e nel periodo di Quaresima. Un ‘cuoco’ della Pro Loco di Occimiano spiega perché nel gustoso risotto con salsiccia e barbera che spicca nel menu del suo paese si condensano la storia del borgo e l’eziologia delle tradizioni rurali monferrine e un volontario della Pro Loco di Cereseto spiega che il nome del suo paese indica che è un borgo rurale ‘specializzato’ nella coltivazione delle ciliegie. Le ‘cuoche’ della Pro Loco di Gabiano dimostrano che il menù presentato per l’occasione rappresenta il loro borgo e il suo territorio che come recita la poesia di Carducci che descrive il Monferrato l’esultante di castella e vigne suol d’Aleramo, sono ‘dominati’ da un maniero monumentale, perché vi spiccano i piatti di tagliatelle con il sugo e il condimento i cui ingredienti, il cinghiale e i tartufi, vengono procurati in loco con la loro caccia nei boschi ben conservati dalla tutela dell’ecosistema. E, spiegando perché l’alborella viene servita allo stand dell’A.S.D. Candia Lomellina e che il piccolo pesce endemico della Pianura Padana popola i fiumi e laghi purché le loro acque siano ‘pulite’, un giovanotto testimonia che la sua pesca nel proprio paese è una passione condivisa dai giovani con gli anziani.

Il Comitato Fokloristico Asiglianese, cioè di Asigliano Vercellese, cucina un risotto emblematico, che rammenta la storia del riso Maratelli, e la crema dolce della tradizione contadina, lo zabaione, con i biscotti asianòt autentici perché, come spiega la ‘cuoca’ intervistata, forniti dalla pasticceria cittadina, e, rispondendo ‘in coro’, tutti gli asiglianesi spiegano che la gigantesca fotografia d’epoca esposta allo stand mostra la spettacolare Corsa dei Buoi fulcro della festa patronale celebrata incessantemente ‘soltanto’ da oltre 500, quasi 600 anni, perché, come accertato dai documenti, a cominciare dal 1436.

Un ingrediente segreto dell’enogastronomia monferrina, la simpatia, è rivelato dalle cuoche della Pro Loco di Casale Monferrato, rappresentativa della loro città e della sezione piemontese dell’UPLI / Unione delle Pro Loco Italiane. Invece rimane segreta la composizione delle leggendarie pesche ripiene ‘conosciute fino alla Cintura di Orione’, la specialità De.Co. di San Salvatore Monferrato, il paese situato al 45° parallelo settentrionale e una ‘tappa’ dell’itinerario della Route 45, che a Casale Monferrato nella primaverile Mostra Regionale di San Giuseppe quest’anno ha presentato la confezione contenente i propri ‘tesori’.

 

 

 

 

 

 

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