Il tema della GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ nel 2023 focalizza l’attenzione sul risanamento degli ecosistemi, presupposto indispensabile per la salvaguardia della biodiversità. Mediante la mobilitazione globale infatti saranno messi in evidenza i progressi adesso concretamente possibili con l’entrata in vigore di un accordo internazionale – il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework – siglato nel dicembre scorso facendo esplicito riferimento, con espresso ringraziamento, anche all’Italia, una delle 27 nazioni menzionate perché hanno contribuito all’elaborazione del documento e anche a finanziare le attività realizzate e da mettere in pratica per perseguirne le finalità.
#HarmonyWithNature #ForNature #BuildBackBiodiversity
Biodiversity is fundamental to human well-being, a healthy planet, and economic prosperity for all people, including for living well in balance and in harmony with Mother Earth. We depend on it for food, medicine, energy, clean air and water, security from natural disasters as well as recreation and cultural inspiration, and it supports all systems of life on Earth.
#ActionDecade #AgreementToAction #KMGBF
The Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework seeks to respond to the Global Assessment Report of Biodiversity and Ecosystem Services issued by the IPBES – Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, the fifth edition of the Global Biodiversity Outlook, and many other scientific documents that provide ample evidence that, despite ongoing efforts, biodiversity is deteriorating worldwide at rates unprecedented in human history (…) The Framework acknowledges the important roles and contributions of indigenous peoples and local communities as custodians of biodiversity and as partners in its conservation, restoration and sustainable use. The Framework’s implementation must ensure that the rights, knowledge, including traditional knowledge associated with biodiversity, innovations, worldviews, values and practices of indigenous peoples and local communities are respected, and documented and preserved with their free, prior and informed consent, including through their full and effective participation in decision-making, in accordance with relevant national legislation, international instruments, including the United Nations Declaration on the Rights of Indigenous Peoples, and human rights law.
Un vasto e variegato territorio rurale, il Monferrato è al crocevia tra molti ecosistemi che si estendono e intersecano nella Pianura Padana, un vasta area geografica italiana sagomata dal fiume che unisce e collega 3 regioni – Piemonte, Emilia Romagna e Veneto – e 13 province – Cuneo, Torino, Vercelli, Alessandria, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Rovigo.
LA VOCE DEL PO è un’iniziativa svolta per far conoscere il valore di alcune antiche tradizioni ed eredità culturali e di recenti esperienze, sperimentazioni e iniziative, cioè le testimonianze di chi conserva e tramanda ricordi, cura l’ambiente, ha attenzioni e premure per la salute dei cittadini e delle popolazioni vegetali e animali, “custodisce” la flora e la fauna selvatiche,… interviene in loco perseguendo i GLOBAL GOALS fondamentali e prioritari per la tutela della biodiversità.
#LaVOCEdelPO #IDB2023 #ForNature #HarmonyWithNature #BuildBackBiodiversity
La prima trasmissione de LA VOCE DEL PO è andata in onda in questa data emblematica, il 14 MARZO scorso, dalla postazione di Radio IN FIORE alla 74^ Mostra regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato. Insieme al coordinatore del palinsesto, Andrea Bizzarro, e ai conduttori dei programmi programma, il regista e speaker Paolo Gabotto e Marco Cravino, che ha presentato la rassegna di brani musicali a tema selezionati per l’occasione, e a Maddalena Brunasti del team MONFERRATO GREEN FARM sono intervenuti molti ospiti che hanno “dato voce” al fiume e alla sua popolazione vegetale e animale.
Con Maria Teresa Bergoglio e Luca Cristaldi, rispettivamente tecnico e guardia forestale dell’ente di gestione, e alcuni volontari che cooperano alla cura delle Aree Protette del PARCO DEL PO PIEMONTESE, un vignaiolo custode di orchidee selvatiche, un boscaiolo che pianta e cura alberi e “caccia” farfalle e una fotografa che “scatta” ritratti della flora, della fauna e dei paesaggi hanno testimoniato le proprie esperienze e osservazioni e in collegamento da Torino le referenti del Progetto LIFE ORCHIDS e di MAcA – Museo A come Ambiente hanno spiegato le complesse interazioni e interdipendenze tra gli ecosistemi interconnessi dal Po, cioè collegati dal fiume e dai suoi affluenti.
Il seguente 22 MARZO / GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, Paolo Gabotto e Maddalena Brunasti si sono recati alla sede operativa di Casale Monferrato dell’ente di gestione delle Aree Protette del PARCO DEL PO PIEMONTESE, dove intanto erano all’opera ricercatori del DBios / Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino e dell’Istituto Delta Ecologia Applicata /spin off dell’Università degli Studi di Ferrara che, con lo svolgimento del Progetto LIFE MINNOW – “Piccoli pesci, piccoli corsi d’acqua, grandi sfide: la conservazione delle specie minacciate negli affluenti dell’Alto Po”, stanno pianificando e conducendo interventi di risanamento ambientale a salvaguardia della popolazione ittica che un tempo viveva anche nel Po e ora “dimora” in alcuni suoi affluenti.