Nel dicembre 2018 l’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2020 ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE affinché tramite lo svolgimento di una serie di attività ed eventi “a calendario” si diffonda nel mondo la consapevolezza che la cura per la popolazione vegetale è utile e necessaria.
PLANTS MAKE UP 80% OF THE FOOD WE EAT AND PRODUCE 98% OF THE OXYGEN WE BREATHE
Ogni forma di vita sulla Terra dipende dall’esistenza delle piante, che sono il “polmone” del pianeta e il principale “anello” della catena alimentare. Gli uomini, che coltivano cereali, ortaggi, verdure e frutti per la propria nutrizione e per quella degli animali domestici e d’allevamento, impiegano erbe, fiori e alberi anche come combustibili e materie prime, inoltre come detergenti e medicinali… Infatti siccome molte piante hanno proprietà nutraceutiche note da millenni e confermate dagli studi scientifici, medici e dietologi raccomandano sempre di “mangiare bene”, in particolare proprio quest’anno, perché cucinare cibo con ingredienti genuini e freschi è il sistema migliore, il più semplice e più efficace, per aiutare il nostro corpo a mantenersi “in forma”, sopportare stress e difendersi dalle malattie.
La natura offre spontaneamente una grande varietà di frutti, verdure, ortaggi, legumi e cereali, che per sfamare la popolazione umana serve produrre in quantità enormi. Per sopperire alle necessità alimentari dell’umanità bisogna risolvere molti problemi connessi l’uno all’altro e tutti correlati con uno, la salute delle piante: parassiti, malattie, siccità, inquinamento,… minacce da cui foreste e piantagioni non riescono a difendersi senza l’aiuto dell’uomo.
Il coordinamento delle attività organizzate e realizzate nel 2020 per diffondere conoscenze e informazioni su come curare, migliorare e proteggere la salute delle piante è affidato alla FAO, agenzia dell’ONU (Organization of the UN – United Nations) la cui missione è combattere la fame e la malnutrizione e a tal scopo assicurare a tutte le persone e in ogni momento una quantità di cibo sufficiente, nutriente e salutare (food security) e promuovere il progresso dell’agricoltura. Istituita nel 1945 in Quebec (Canada), dal 1951 la FAO ha sede a Roma, “capitale globale” dell’agricoltura perché dove nel 1908, per iniziativa del filantropo polacco David Lubin sostenuta dal re italiano Vittorio Emanuele III, venne aperto il primo centro mondiale specializzato in raccolta e divulgazione di dati e ricerche sulle tecniche e produzioni agricole, l’International Institute of Agriculture il cui archivio è conservato nella biblioteca dell’agenzia ONU.
As a sign of solidarity with our host country during the #COVID19 pandemic, we are illuminating our headquarters in Rome with the colours of the Italian flag. 🇮🇹
The lights will stay on until the #coronavirus crisis ends ➡ https://t.co/SJXO4o1hdU#andratuttobene pic.twitter.com/nDDFmvKmUZ
— FAO (@FAO) April 4, 2020
Nell’ambito delle proprie molteplici funzioni, la FAO vigila l’applicazione della CONVENZIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELLA PIANTE, un trattato internazionale stilato nel 1997 ed entrato in vigore dal 1999, nel corso degli anni sottoscritto da 184 nazioni su 194 che sono stati membri dell’ONU (tra cui l’Italia) e 206 che compongono la mappa geo-politica del mondo attuale.
Nell’apposita sezione del sito FAO dedicata all’ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE sono fornite spiegazioni e catalogate informazioni sulle iniziative condotte in tutto il mondo durante il 2020. Dati sulle attuali condizioni di salute delle piante e indicazioni su come curare le malattie che le aggrediscono e alleviare le loro sofferenze sono illustrati nella brochure online. Il programma mondiale infatti coinvolge esperti in botanica, agraria, fitopatologia e scienze ambientali insieme agli agricoltori e ogni persona che vuole contribuire a migliorare la salute delle piante. Tutti possono agire con efficacia ed essere protagonisti dell’ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE partecipando a un concorso fotografico e ad uno o più eventi che compongono il “calendario” dell’anno dedicato alla salute delle piante.
L’emergenza sanitaria ha imposto la sospensione di molte attività produttive, commerciali, culturali e sociali, e così sono stati rimandati anche convegni scientifici, come il XVI Congress of the Mediterranean Phytopathological Union e l’annuale Plant Sciences Symposium organizzato dall’Ohio State University, e manifestazioni, come la fiera del verde e dell’agricoltura MONFERRATO GREEN FARM, in cui l’attenzione di esperti, operatori di settore e pubblico si sarebbe focalizzata proprio sull’importanza della salute delle piante… e della loro cura, in impegno in cui è importante continuare a prodigarsi:
📢 Plants are a primary source of income for nearly half of the global population and make up 80% of the food we eat.
During this #COVID19 outbreak, taking steps to ensure a safe supply of fresh food and protecting plants from pests is more important than ever.#PlantHealth 🌿 pic.twitter.com/nizXC9MG9D
— IPPC | International Plant Protection Convention (@ippcnews) April 3, 2020