La piccola ma portentosa azienda agricola a conduzione familiare di Altavilla Monferrato è attiva dal 2018 e la sua produzione di frutta fresca e a guscio e di ortaggi è già certificata biologica.

Il suo titolare, Marco Romagnolo, è un giovane diplomato all’Istituto Agrario Luparia di San Martino di Rosignano nel 2016: «Il progetto nasce nel 2013 come laboratorio sperimentale di biodiversità, con la volontà di superare la logica della monocoltura che sta impoverendo il terreno agricolo e più in generale l’ambiente naturale, anche dal punto di vista idrogeologico e paesaggistico – spiega insieme al padre, Giorgio, che lo affianca nella conduzione dell’attività – Siamo partiti da un importante studio, la ricerca Antiche cultivar di melo in Piemonte realizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino, e nella prima fase abbiamo selezionato un’ottantina di cultivar, successivamente integrate con altre provenienti da tre vivai del Piemonte. Sin dall’inizio abbiamo scelto di utilizzare concimi e prodotti fitosanitari consentiti nei disciplinari di agricoltura biologica e di effettuare il controllo delle infestanti unicamente tramite lavorazioni meccaniche. E oltre a seguire i protocolli dell’agricoltura biologica e ad utilizzarne i prodotti ammessi eseguiamo l’inerbimento degli impianti, pratichiamo il sovescio, ritardiamo al massimo gli sfalci per garantire il benessere degli insetti prònubi e riduciamo al minimo indispensabile i trattamenti, perciò anziché al consumo fresco una buona parte della produzione è destinata alla preparazione di marmellate, conserve,…».

Nella costante ricerca di miglioramento qualitativo e diversificazione dell’offerta, un obiettivo perseguito all’insegna del motto aziendale FRUTTI ANTICHI – NUOVI SAPORI, l’Azienda agricola DI FRUTTO IN FRUTTO offre ai consumatori i prodotti genuini e originali della terra monferrina trasformati in modi innovativi e originali, con particolari combinazioni di sapori o con lavorazioni monovariatali che enfatizzino le peculiarità della materia prima utilizzata. «Nei nostri impianti sono presenti oltre un centinaio di cultivar di mele antiche e molte altre varietà di frutti antichi del territorio, pere, pesche, susine, ciliegie,…, tutte oggetto di un’attenta selezione volta a incrementare la possibilità di scelta da parte del consumatore, con l’obiettivo di far riassaporare il gusto di questi prodotti dimenticati – specificano Marco e Giorgio Romagnolo – La frutta a guscio è rappresentata soprattutto dalle nocciole e una piccola produzione di noci e cinque anni or sono abbiamo avviato un impianto sperimentale di mandorle, da sempre presenti nel territorio, ma di cui i cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno reso coltivazione più agevole, interessante e remunerativa, e aderiamo al Consorzio Mandorle Piemonte istituito nel 2021».

 

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